Il Metodo Belli: come affrontare il passaggio generazionale nell’era Digitale

Il tema del passaggio generazionale nelle aziende è un fenomeno sempre di grande attualità e importanza in un tessuto produttivo come quello Italiano composto maggiormente da aziende a conduzione familiare.

In questo articolo voglio provare ad analizzare questa tematica con gli occhiali della Trasformazione Digitale rispondendo a quesiti che ripetutamente mi vengono in mente quando incontro Imprenditori che affrontano questa fase così delicata: Può la Trasformazione Digitale essere un accelleratore del passaggio generazionale? La definizione di una Strategia Digitale può aiutare, ritardare o bloccare un passaggio generazionale?

Iniziamo!

Ecco alcuni elementi di contesto che ci aiuteranno a capire di più sullo stato attuale delle aziende familiari:

  1. IL 70% delle aziende familiari ha un fatturato tra i 20 e i 50 milioni di Euro, mentre circa il 10% ha un fatturato superiore ai 50 milioni;
  2. Negli ultimi anni si è registrato un invecchiamento dei Leader all’interno delle aziende: solo il 20% ha un’età inferiore ai 50 anni; il 29% ha invece un’età compresa tra i 50 e i 60 anni; il 24% tra i 60 e i 70 anni e il 25% superiore ai 70 anni.
  3. Si è notato però un incremento nelle aziende familiari di Managerialità esterna alla famiglia per affrontare determinate fattispecie attraverso sia consulenti esterni che Manager assunti nelle posizioni apicali.
  4. Si è riscontrato un incremento del modello “collegiale” dove convivono nei consigli di amministrazioni Leader di generazioni diverse.

Questi dati estratti da diverse pubblicazioni ci aiutano a capire alcuni aspetti importanti: Le aziende familiari costituiscono la maggior parte del sistema produttivo Italiano e anche se abbiamo un incremento di Leader con età superiore ai 50 anni, stiamo vivendo una importante apertura alla managerializzazione delle aziende con persone estrane al nucleo familiare che ricoprono ruoli importanti come ad esempio il CFO ( Chief Financial Officer), il CMO ( Chief Marketing Officer) e in rari casi anche lo stesso CEO ( Chief Executive Officer).

Con l’avvento della Trasformazione Digitale stiamo vivendo due ere a confronto che “combattono” tra loro: Era pre Digitale VS Era Digitale.

Durante la scrittura della mia tesi di dottorato ho analizzato un dato molto interessante che mi ha sorpreso e anche un po turbato: negli anni 80-90 la vita media di un Modello di Business era di circa 35-40 anni. In questi anni, invece, la vita media di un Modello di Business è di circa 15 anni e questo lasso temporale si accorcerà sempre di più nei prossimi 10 anni.

Questa contrazione dei tempi ha come causa principale la rapidissima evoluzione tecnologica degli ultimi 10 anni che obbliga i leader delle aziende a ripensare in modo sempre più veloce il modo in cui una azienda crea, distribuisce e cattura valore ( banalmente il modo in cui l’azienda offre un servizio/prodotto e ne ricava dei profitti).

La Trasformazione Digitale obbliga a ripensare ogni giorno il proprio servizio/prodotto, i propri canali di vendita, il proprio marketing, la propria organizzazione, le competenze interne e la programmazione economica-finanziaria.

Abbiamo quindi oggi due ere a confronto.

L’ era pre digitale e l’era digitale, con nuove regole di mercato, nuovi competitor digitali che con nuovi modelli di business stanno ridisegnando interi mercati. Assistiamo a nuovi comportamenti di acquisto delle persone che attraverso il web e lo smartphone hanno cambiato il modo di informarsi, confrontare servizi e prodotti e infine acquistare.

Il passaggio generazionale nell’era digitale diventa quindi un fenomeno molto molto delicato ma inevitabile.

Proviamo a immedesimarci nella mente di un Imprenditore nell’era pre-digitale che oggi ha un età compresa tra i 55 e i 75 anni.

I Leader che hanno costruito aziende nel passato, nel boom economico ad esempio, e che nella maggior parte dei casi si trovano ancora nelle posizioni apicali, si trovano oggi a dover affrontare un cambiamento repentino delle proprie strategie con l’obiettivo di difendere o creare nuovo vantaggio competitivo nell’era digitale.

Per i “vecchi leader” diventa quindi cruciale:

  1. intercettare i trend digitali che stanno ridisegnando il mercato con nuovi servizi e nuovi prodotti;
  2. capire come il comportamento di acquisto dei loro clienti nel loro settore si sia modificato con l’avvento del digitale;
  3. Mappare e studiare nuovi competitor digitali che sono entrati prepotentemente nel suo settore o aziende consolidate che hanno già innovato e che gli stanno letteralmente rubando clienti.

E come stanno reagendo i “vecchi Leader” a tutto questo?

Molti in modo troppo cauto, lento e attendista.

Non bisogna però fare l’errore di colpevolizzarli: loro hanno creato delle vere e proprie “imprese”, ma l’hanno fatto in tempi diversi da quelli attuali e dove l’evoluzione tecnologica e le possibilità abilitate dal digitale erano molto più lente rispetto ad oggi.

In molti casi hanno paura del cambiamento e paura che i nuovi modi di fare azienda non funzionino rispetto a quelli passati, consolidati e che li hanno portati al loro attuale successo e alla loro posizione.

Alcuni hanno paura di perdere la propria Leadership, di non sentirsi più il vero centro della loro azienda, di non governare questo nuovo mondo, di non capire fino in fondo le nuove tecnologie.

Si sentono bloccati, a volte immobilizzati.

Però dalla loro parte hanno una profonda conoscenza della propria azienda, della propria creatura: conoscono molto bene il proprio servizio/prodotto, i loro punti deboli e i loro punti di forza, la propria organizzazione con i suoi pregi e difetti, i propri collaboratori e le loro competenze e in ultimo la propria forza e capacità finanziaria di investimento.

Bisogna accompagnarli in questo viaggio, non colpevolizzarli e farli sentire inadeguati.

E invece come si stanno comportando i “Nuovi Leader”?

Parliamo di Imprenditori di seconda o terza generazione solitamente con un’età compresa tra i 30 e i 45 anni.

Loro rispetto ai propri genitori vivono pienamente l’era Digitale, utilizzano prodotti Smart e connessi e sono abituati ad acquistare on-line e utilizzare lo Smartphone in tutte le sue potenzialità. Utilizzano i Social quotidianamente e il Web per informarsi e conoscere un servizio o un prodotto prima di acquistarlo.

Percepiscono più facilmente che il mondo sta cambiando, sentono i segnali che a volte le loro aziende non siano poi così pronte a competere nell’era digitale e a volte utilizzano questa spinta per affermare la propria leadership e presentare piani e strategie di innovazione e trasformazione digitale.

Hanno però paura di non essere ascoltati, considerati e vivono la resistenza dei vecchi Leader come un ostacolo al cambiamento.

Ecco quindi che molte volte questi due mondi si scontrano: idee diverse, strategie diverse, resistenze diverse con il risultato di un immobilismo pericoloso.

E quindi come si può affrontare un passaggio generazionale nell’era Digitale?

La parola d’ordine è INSIEME!

Sfruttare da un lato la grande esperienza maturata negli anni, la conoscenza incredibilmente approfondita della loro azienda e la grande competenza sul proprio prodotto/servizio dei vecchi Leader, con la visione e la conoscenza delle dinamiche del Digitale dei nuovi Leader.

L’obiettivo è quello di favorire un duplice passaggio generazionale grazie alla digitalizzazione: uno a livello di guida aziendale, da padre a figlio o da madre a figlia, e uno a livello operativo da azienda tradizionale ad azienda digitale.

Durante le mie consulenze e quelle che facciamo in yourDIGITAL sempre più spesso ci capita di supportare aziende in passaggio generazionale a ripensare la propria strategia, i propri prodotti/servizi, le proprie politiche di Marketing e la propria organizzazione per competere con successo nell’era digitale.

Ci troviamo a fare un vero e proprio lavoro di mediazione tra la vecchia guardia e la nuova con l’obiettivo di creare insieme la strategia del futuro.

Lo facciamo attraverso il Metodo Belli:il Mindset per creare o difendere il vantaggio competitivo nell’era digitale. ( Scopri il Metodo Belli)

Il Metodo Belli aiuta vecchi Leader e nuovi Leader ad affrontare in modo consapevole il passaggio generazionale creando strategie per difendere o creare vantaggio competitivo nell’era digitale.

Metodo Belli

Il Metodo Belli ci aiuta nel governare il passaggio generazionale perchè obbliga vecchi e nuovi Leader a porsi le giuste domande al momento giusto:

  1. Come sta cambiando il mio settore con l’avvento del Digitale?
  2. Come si stanno comportando i miei competitor?
  3. Quali sono nuovi competitor digitali che stanno entrando nel mio mercato?
  4. Come sta evolvendo il comportamento di acquisto dei miei clienti nell’era Digitale?
  5. Come posso trasformare i miei prodotti/servizi creando nuove esperienze digitali per soddisfare i problemi dei i miei clienti?
  6. Quali sono le tecnologie che dovrò immettere nella mia azienda?
  7. Come dovrà cambiare il mio Marketing e come posso sfruttare le potenzialità abilitate dal Marketing Digitale?
  8. Come dovrò riorganizzare la mia azienda e trasformare le competenze dei miei collaboratori?
  9. Qual è il Budget che devo allocare per la trasformazione digitale?
  10. Qual è la strategia di execution, i passi e gli investimenti da fare?

Il Metodo Belli aiuta i vecchi leader e i nuovi leader a venirsi incontro, a studiare insieme i problemi, a trovare le strategie vincenti, a traghettare l’azienda verso il futuro favorendo il passaggio generazionale senza scontri, insieme.

Aiuta inoltre i nuovi Leader a trovare un focus specifico sul quale investire e dedicarsi per dimostrare ai vecchi Leader la propria competenza con l’obiettivo di prendere piena fiducia per il governo futuro dell’azienda.

Sono Raffaele Belli, Imprenditore e creatore del Metodo Belli.

Ho vissuto in prima persona ben due passaggi generazionali e ho creato il Metodo Belli per supportare le aziende ad affrontare questo tema così delicato senza scontri e in modo costruttivo per proiettare le aziende nell’era digitale.

Grazie per il tuo tempo!

A presto

Raf